“Credo che la vita sia come un viaggio in treno e sta a noi stabilirne la destinazione. Voglio salire su questo treno senza perdere tempo, per fermarmi ogni qualvolta che vedo qualcuno che ha bisogno di me, per aiutarlo a salire“. Sono le parole di un volontario di “Oui pour la Vie”, associazione con sede a Damour in Libano coordinata da Padre Damiano Puccini, con cui da anni collaboriamo come Caritas cremonese per sostenere i poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza. Anche i profughi che arrivano in Libano dalla Siria a causa della guerra o più recentemente del terremoto.

“Siamo nel tredicesimo anno di guerra in Siria e due milioni di siriani vivono nei campi profughi libanesi. Il costo della vita è insostenibile, le scuole sono quasi sempre chiuse per motivi economici e il terremoto di Turchia e Siria ha causato danni anche qui”, spiegano da “Oui pour la Vie”. Nonostante le difficoltà che crescono, con la lira libanese che crolla a picco e i risparmi di molte famiglie che vanno in fumo, Padre Damiano Puccini e i suoi collaboratori continuano la loro attività con la “cucina” per i poveri (che quest’anno festeggia 7 anni), l’ambulatorio per i test sanitari e per AIDS, il centro di ascolto per le medicine e la scuola per i bisognosi.

L’educazione dei piccoli è il tema centrale che più preoccupa le famiglie seguite dall’associazione. Per la famiglia Saleh e per la famiglia Gazzele la crisi economica pesa sempre di più, il trasporto a scuola dei figli è diventato un carico difficile da sostenere e i bambini hanno sempre meno possibilità di frequentare le lezioni perché gli insegnanti sono in sciopero. “La mamma Ghazele – commentano i volontari – è molto preoccupata perché suo figlio non riesce nemmeno ad imparare le lettere per saper leggere. Rodolphe, invece, verrà trasferito alla scuola pubblica di Damour, più vicina a casa”. Nel nucleo Amar, anche la figlia Lara è stata trasferita in una scuola pubblica perché non ha ricevuto alcun documento che potesse aiutarla a continuare la sua istruzione alla scuola di Oui pour la Vie. “Le mancano molto le sue amiche e sua madre chiede il permesso per passare a salutarle”.

Per la famiglia Abu Sleiman, Hokaem e Aisha la crisi economica pesa sulla salute. “Christina deve fare molti test medici per la tiroide. Perde i capelli, ma si è abituata al problema che ha dalla nascita. Gli esami del sangue sono necessari su base regolare, ma hanno costi elevati”, raccontano i volontari. La famiglia Hokaem deve sostenere i costi delle visite per il più piccolo della famiglia che ha una crescita inferiore al normale. Amir, 3 anni, della famiglia Aisha invece, è spesso malato, probabilmente per un problema di immunità dopo il blocco del Covid-19.

Oltre alla scuola e all’aiuto sanitario, anche lo sport e la musica danno qualche speranza. “Georges e Aimée sono ancora nella squadra di basket di Damour e l’attività diventa un’ottima occasione per rilassarsi. Come associazione sosteniamo i costi di formazione e trasporto del progetto musicale systema per alcune scuole del Libano che aiutano Carla a sfogarsi e aumentare la sua autostima, anche nello studio”.

Le criticità sono enormi e le attività di aiuto sempre più necessarie e diffuse. Per questo è importante sostenere chi sostiene i più poveri anche in questa parte del mondo.


È possibile sostenere gli interventi attraverso i canali solidali di Caritas Cremonese, effettuando un versamento intestato a Fondazione San Facio ONLUS attraverso:
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