Interveniamo a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali o vittime di conflitti. Lo facciamo in Italia e nel mondo con modalità, tempi e operatività diverse, a seconda delle situazioni.

Per le emergenze internazionali, ci coordiniamo con Caritas Italiana, a sua volta coordinata da Caritas Internationalis. A seconda della portata dell’emergenza, strutturiamo azioni e coinvolgimento. 

Anche per le emergenze nazionali, ci coordiniamo con le altre Caritas, lombarde e nazionale e, in base alle emergenze, spesso legate alle calamità naturali, organizziamo raccolte di fondi o materiali e realizziamo progetti di sostegno alle comunità.

Le emergenze in corso

Emergenza Turchia e Siria

Centinaia le vittime, migliaia le persone ancora intrappolate sotto le macerie, numerosi gli edifici colpiti. In Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l’80% della popolazione vive in povertà. Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. (Vai alla pagina dedicata)

Emergenza Ischia

Emergenza Ischia Caritas

La mattina del 25 novembre 2022 una frana si è abbattuta sul piccolo comune di Casamicciola, sull’isola di Ischia, causando morti, feriti e sfollati. Da subito Caritas si è mobilitata fornendo supporto logistico e psicologico per le operazioni legate all’emergenza.
Tutte le azioni sono realizzate in stretto contatto con la Caritas diocesana locale e la delegazione regionale della Caritas Italiana. (Vai alla pagina dedicata)

Emergenza Ucraina

Il 24 febbraio 2022 è scoppiata la guerra in Ucraina. L’attività della rete di Caritas a favore delle vittime è intensa, sia in Ucraina e nelle zone di confine a supporto della rete internazionale Caritas, sia sul territorio diocesano, in sinergia con le istituzioni, per aiutare i profughi già arrivati in Italia e organizzare una rete di accoglienza capillare per rispondere agli arrivi tramite canali ufficiali. Tutte le azioni sono realizzate in collaborazione con gli enti pubblici e le realtà che sul territorio operano per affrontare l’emergenza. (Vai alla pagina dedicata)

Ucraina: caritas italiana aiuti

Emergenza Libano

Il 4 agosto 2020 Beirut è stata devastata da una potente esplosione che ha provocato una grave emergenza umanitaria che ha aggravato le condizioni di pesante crisi socio-economica in cui il paese versa dagli inizi del 2020. A ciò si aggiunge la pandemia di Covid-19 e il fatto che  Il Libano è il secondo Paese per numero di rifugiati siriani accolti con oltre 1 milione di persone.

Anche come Caritas Cremonese, insieme all’Ufficio Missionario Diocesano, abbiamo raccolto l’invito alla solidarietà arrivato dalla Caritas Nazionale a sostenere progetti di aiuto concreto ai bisogni urgenti della popolazione libanese in questa emergenza (Guarda sul sito della Caritas italiana).

Le risorse raccolte grazie alla generosità delle comunità sul territorio diocesano confluiscono nella raccolta di fondi a sostegno del progetto “Amici di San Charbel”, avviata nei mesi scorsi con la visita in Libano e Siria di don Federico Celini, incaricato diocesano per la pastorale ecumenica e il dialogo interreligioso, e sostenuta dagli oratori cremonesi nel corso del progetto “Summerlife” (Approfondisci sul sito della Diocesi di Cremona).

In Libano, inoltre, la nostra Caritas sostiene da anni “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza. Il responsabile è Padre Damiano Puccini. (Guarda il progetto nell’area Mondo).

Emergenza Bosnia

Si aggrava sempre di più l’emergenza umanitaria per i migranti bloccati in una situazione disumana al campo di Lipa, nel nord-ovest della Bosnia e Erzegovina. Abbondanti nevicate e temperature che scendono fino a -10°C mettono a rischio la vita di circa 900 persone che vivono nel campo in condizioni molto carenti. 

Mons. Komarica, Vescovo di Banja Luka ha lanciato un accorato appello, chiedendo a tutti i rappresentanti politici che possono prendere decisioni di “lavorare insieme, con l’aiuto materiale della comunità internazionale, per risolvere questa catastrofe umanitaria in modo positivo ed efficace, il prima possibile”.

Caritas italiana è presente da anni lungo tutta la rotta balcanica con programmi di emergenza, interventi di accoglienza diffusa nel medio periodo, attività di tipo psico-sociale ed educative, progetti di economia sociale. In particolare, per la situazione di Lipa, Caritas ha attuato e continua ad attuare interventi mirati come la distribuzione di beni di sopravvivenza, l’allestimento di un tendone refettorio, l’istallazione di una autocisterna per il trasporto dell’acqua potabile.

Nel frattempo, nonostante la drammatica situazione, il governo della Bosnia e Erzegovina ha deciso di trasformare Lipa in un campo permanente. Anche l’Unione Europea chiede che a Lipa vengano rispettati i diritti umani ed ha stanziato nuovi fondi per poter migliorare le condizioni del campo, ma senza un esito concreto immediato. 

Anche come Caritas cremonese promuoviamo il sostegno per le popolazioni migranti in Bosnia Erzegovina e lungo la Rotta balcanica, spesso in fuga da scenari di guerra e persecuzione. Queste persone hanno pieno diritto alla protezione internazionale lungo il proprio percorso migratorio.

(Informazioni e modalità di sostegno sul sito di Caritas italiana)

Emergenza Haiti

Si fa sempre più tragico il bilancio del terremoto che ha colpito Haiti, in particolare il Sud-Ovest del Paese, soprattutto le province del Sud, Grand’Anse e Nippe. Le città maggiormente colpite sono Las Cayes, nei cui pressi c’è stato l’epicentro della scossa di magnitudo 7.2 (localizzata a 12 chilometri a Nord-Est di Saint-Louis du Sud, e Jérémie.

Il ricordo va al terribile terremoto del gennaio 2010, che colpì le zone più densamente abitate del Paese e in particolare la capitale, Port-au-Prince, provocando secondo le stime tra le 200mila e le 300mila vittime. In questo caso, il sisma ha colpito zone meno abitate, ma con effetti comunque drammatici.

Caritas Italiana, che opera ad Haiti dal 2010, dopo che un altro grave sisma di magnitudo 7.0 colpì la capitale Port au Prince, causando più di 200.000 vittime, sta seguendo da vicino la crisi e coordinando insieme alle altre Caritas nazionali, interventi efficaci per rispondere alle numerose emergenze in corso.
Anche Caritas Cremonese si mobilita a sostegno dell’impegno di Caritas Italiana per Haiti raccogliendo gli aiuti di chiunque, anche dal territorio cremonese, voglia dare un proprio contributo solidale (Informazioni e modalità di sostegno).

Emergenza Afghanistan

Dopo una guerra di venti anni dai costi umani incalcolabili e da miliardi di Euro di spesa, il ritiro delle forze armate statunitensi ha lasciato il Paese in un tragico baratro.

Come sempre saranno i più deboli a pagare il prezzo più altro, già in decine di migliaia in fuga dalle zone di combattimento, mentre i talebani sono ormai nella capitale, Kabul.

Caritas Italiana è impegnata nel Paese sin dagli anni Novanta. Nei primi anni Duemila, Caritas Italiana ha sostenuto un ampio programma di aiuto di urgenza, riabilitazione e sviluppo, la costruzione di quattro scuole nella valle del Ghor, il ritorno di 483 famiglie di rifugiati nella valle del Panshir con la costruzione di 100 alloggi tradizionali per le famiglie più povere e assistenza alle persone disabili.

Attualmente l’ambito di attenzione principale è costituito dai minori più vulnerabili. Ma l’instabilità della situazione comporterà la sospensione di tutte le attività, mentre crescono i timori per la possibilità di mantenere una presenza anche per il futuro, oltreché per la sicurezza dei pochi Afghani di confessione cristiana.

Mi unisco all’unanime preoccupazione per la situazione in Afghanistan. Vi chiedo di pregare con me il Dio della pace affinché cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo, ha detto Papa Francesco all’Angelus del 15 agosto 2021.

I paesi occidentali si troveranno a fronteggiare una pressione sempre maggiore di persone in fuga da questo paese, dove forse troppo frettolosamente l’occidente ha pensato di poter esportare delle ricette sociali.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana attraverso i canali solidali di Caritas
Cremonese (Informazioni e modalità di sostegno).

Emergenza Marocco

Marocco devastato nella notte dell’8 settembre 2023 da una forte scossa di terremoto (magnitudo 6.8 della scala Richter). Colpita in particolare la regione di Marrakech. Le vittime accertate sono oltre 2000 e così anche i feriti. Migliaia le persone senza alloggio e ingenti i danni materiali.

Caritas Rabat si è attivata con la sua Equipe, sta contattando le parrocchie colpite e si sta organizzando per l’assistenza alle persone sfollate. 

Caritas Italiana, in contatto con l’Equipe Caritas locale, sta seguendo con apprensione le notizie che giungono dal Paese nordafricano. “In questo momento – dice il direttore don Marco Pagniellopossiamo solo esprimere a parole tutta la nostra solidarietà, assicurando il sostegno delle nostre comunità che sapranno dare, nei prossimi giorni, segni concreti di vicinanza e condivisione”.

Caritas Italiana collabora con le Caritas in Marocco da molti anni in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati. Come sempre saranno i più deboli a pagare il prezzo più altro, già in decine di migliaia in fuga dalle zone di combattimento, mentre i talebani sono ormai nella capitale, Kabul.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana attraverso i canali solidali di Caritas
Cremonese (Vai alla pagina dedicata).

Emergenza Terra Santa

“Il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo sono grandi”, scrive il Patriarca di Gerusalemme. “Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione“.

Caritas Italiana, assicura il direttore don Marco Pagniello, “continuerà a dare il suo contributo in attività di carattere umanitario, in progetti volti allo sviluppo integrale della persona, nella promozione di giustizia, pace e riconciliazione” (vai alla pagina dedicata).