Nell’ambito dell’Area Carcere, ci occupiamo di costruire una cultura diffusa sulla giustizia, sull’errore, sulla pena e sul riscatto. Lavoriamo affinché i detenuti, nel rispetto delle istituzioni, delle famiglie e delle vittime, possano ricucire lo strappo che hanno creato tra sé e la società e affinché la comunità consideri loro e i loro “cammini di riconciliazione” parte di se stessa.
In particolare, all’interno di quest’area, la nostra Caritas, insieme alla Cappellania della Casa circondariale di Cremona, porta avanti il progetto denominato “Fratello lupo” che ha l’obiettivo di costruire relazioni, occasioni e luoghi di pace e pacificazione attraverso: esperienze e percorsi di mitezza e dialogo (nei confronti dei detenuti e della società), di emersione della violenza con un cammino di verità e giustizia, di riparazione, di perdono/riconciliazione con le vittime e con il contesto sociale.
Tra le azioni, segnaliamo:
- Centro ascolto carcere attivo presso la Casa circondariale di Cremona con servizi di ascolto, sostegno, aiuto, orientamento e intervento per detenuti in situazioni di forte fragilità e povertà;
- Accoglienza dei detenuti giunti alla fine della pena o che beneficiano di misure alternative alla detenzione carceraria, disponibili a percorsi di riconciliazione e riparazione;
- Adozione misericordia, progetto di adozione a distanza di un detenuto in situazione di povertà assoluta.
- Il progetto “Dare Speranza alla Giustizia”, progetto per affrontare in modo sistematico il tema della giustizia dentro il carcere.
Dare Speranza alla Giustizia
“La dignità della persona, di ogni persona non può mai essere svalorizzata, snaturata o alienata, nemmeno dal peggior male che l’uomo singolo o associato possa compiere”.
Card. Carlo Maria Martini, 2000
Caritas Cremonese intende approfondire l’ambito della giustizia per andare incontro ad esigenze reali, concrete e quotidiane della nostra realtà territoriale sia interna che esterna al carcere.
Il progetto ha lo scopo di mettersi in ascolto delle persone inserite nel carcere maschile di Cremona e dei bisogni concreti di ciascuno. Verremmo inoltre creare reti di collaborazione con le realtà che già operano all’interno della realtà carceraria. Da diversi anni Caritas Cremonese, con un operatore dedicato, accede regolarmente all’interno della struttura, mettendosi a disposizione per l’ascolto, l’accompagnamento e il sostegno. Si intende introdurre un nuovo operatore nell’ambito della giustizia per meglio affrontare la tematica, conoscere la realtà e lavorare maggiormente in rete fuori e dentro il carcere.
Un’altra fase del progetto è il lavoro all’esterno del carcere, in particolare con promozione e la sensibilizzazione riguardo al tema della giustizia nelle parrocchie delle cinque zone pastorali della nostra Diocesi.
Il lavoro è orientano alla conoscenza e sostegno del progetto, con la possibilità di intraprendere percorsi specifici sulla giustizia, al fine di aprire possibili collaborazioni per inclusione sociale di soggetti che devono scontare delle pene alternative. Con l’attivazione della convenzione con UEPE, si intende aprire alcune delle Opere Segno come luogo per l’esecuzione penale esterna (lavori socialmente utili e messa alla prova).
Gli obiettivi generali del progetto sono:
- Affrontare in modo più sistematico e approfondito il tema della giustizia fuori e dentro il carcere.
- Conoscenza e collaborazione di una rete con tutte le realtà che operano all’interno del carcere
- Promozione della persona umana
- Sensibilizzazione territoriale sul tema della giustizia (parrocchie, caritas locali, associazioni…)
- Promozione di percorsi di inclusione sociale e sviluppo della persona
“Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione”. (Lc 15,7)