In occasione della III Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, celebrata il 23 luglio,  la Diocesi di Cremona con Caritas cremonese, in sinergia con Cooperativa Nazareth e Musei della Diocesi di Cremona, hanno proposto  in particolare proprio a nonni e anziani della diocesi la celebrazione di una Santa Messa in Cattedrale dedicata a nonni e anziani, seguita da una visita guidata gratuita al Museo Diocesano.

A celebrare la liturgia è stato don Antonio Bandirali, parroco dell’Unità pastorale “S. Omobono”, affiancato da don Pierluigi Codazzi, incaricato diocesano della pastorale caritativa, che ha presentato l’iniziativa, inserita nel progetto di Caritas cremonese e Cooperativa Nazareth “Anziani custodi di speranza” supportato all’interno della co-progettazione di Caritas Italiana e Intesa San Paolo, con l’obiettivo di costruire per una rete solidale per la terza età sui territori diocesani. Significativamente, la celebrazione di questa Giornata precede di alcuni giorni la memoria dei Santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria e quindi nonni di Gesù che si celebra il 26 luglio.

«Anche oggi la liturgia ci propone delle parabole tramite le quali Gesù ci aiuta a capire quale sia il regno di Dio – ha sottolineato don Bandirali nella sua omelia, riferendosi alle letture del giorno – Gesù ci dice che la Storia non è segnata soltanto dall’agire arbitrario dell’uomo, ma dalla salvezza che Cristo ha guadagnato per attirare l’uomo al bene».

Quindi, la riflessione si è spostata sul tema della Giornata: «Il Papa, nel suo bellissimo messaggio per la Giornata, recupera l’incontro tra Maria ed Elisabetta: non si tratta solo di mettere al centro dell’attenzione le generazioni più anziane, ma di mettere al centro il dialogo e la relazione tra generazioni, riconoscere la misericordia di Dio che si trasmette di generazione in generazione».

Ha quindi proseguito il sacerdote: «Andare a recuperare ciò che è il passato e guardare al futuro: è questa la necessità perché la vita possa essere custodita in ogni tratto, dove può riconoscersi il disegno di Dio».

Nell’omelia non è mancato nemmeno il riferimento alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a inizio agosto a Lisbona: «Il Papa ricorda come sia necessario che le generazioni si prendano cura gli uni degli altri, non solo la cura dei nonni verso i nipoti, ma anche la cura dei più giovani verso le generazioni più anziane: è prossima anche la Gmg e il Papa suggerisce che i giovani possano dedicare del tempo agli anziani». Anche la Federazione Oratori Cremonesi, facendosi promotrice del messaggio del Papa, ha rivolto un invito speciale a tutti i giovani della diocesi (sono circa 370) iscritti alla Gmg, a compiere questo gesto nei confronti di nonni e anziani.

Gesti concreti che si affiancano alla preghiera e alla riflessione per attuare pienamente l’invito del Papa in questa Giornata dedicata ai nonni e agli anziani.

E proprio il progetto “Anziani custodi di speranza” propone e realizza sul territorio azioni concrete di vicinanza e solidarietà: la consegna domenicale di pasti a domicilio nei mesi di ottobre, novembre e dicembre come supporto alimentare e relazionale ad anziani autosufficienti in condizioni di fragilità; il potenziamento dei servizi domiciliari ad anziani già in corso di realizzazione da parte della Cooperativa Nazareth in sinergia con il Comune di Cremona; l’attivazione di un riferimento telefonico che permetta anche a distanza di svolgere azioni di ascolto, di rilevazione del bisogno, di orientamento alle risposte e anche molto semplicemente di compagnia; laboratori di pet therapy con professionisti per generare stimoli ed esperienze positive e migliorare capacità relazionali e autostima; un affiancamento tecnologico per l’accesso a servizi digitali dedicati alla terza età, come la nuova piattaforma Social Care in corso di implementazione da parte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in sinergia con Comune di Cremona, Consorzio Solco e Politecnico di Milano; un raccordo e riferimento per assistenti familiari non italiane già attive sul territorio e che in questi anni hanno trovato un punto di ritrovo e di socialità nella Casa dell’accoglienza di Cremona.

Il progetto verrà realizzato in collaborazione con i cinque centri di ascolto parrocchiali presenti a Cremona, la San Vincenzo e l’associazione No Spreco, i centri anziani attivi nelle parrocchie, enti pubblici e terzo settore.


Tratto dal sito della Diocesi di Cremona