Nasce MovieMente, un modo artistico per portare i giovani a interrogarsi sul tema caritativo. Siamo a Martignana di Po, nei dintorni di Casalmaggiore, nella Zona 5 della Diocesi di Cremona, un territorio dove da tempo manca una sala cinematografica. Grazie al sostegno del progetto 8xMille “Solo cose belle – Giovani protagonisti”, abbiamo scelto di sostenere un’iniziativa che nasce proprio dai ragazzi e dalle ragazze del territorio. Il gruppo, in collaborazione con l’associazione locale Inventio APS, si è attrezzato per realizzare un cineforum itinerante, portando proiezioni tematiche e discussioni in diversi paesi.

Abbiamo parlato con Davide Mantovani. 22 anni, studente di Progettazione ed Educazione e uno dei membri fondatori di MovieMente. “L’idea di MovieMente è partita come un semplice ritrovo tra amici e conoscenti per guardare in compagnia film e discuterne insieme, una passione che ci univa”, racconta Davide. Il gruppo, quindi, è nato spontaneamente e unisce amici e amiche che volevano condividere l’amore per il cinema. “Io, mio fratello, vari nostri amici ci siamo trovati inizialmente con Jacopo ed altri suoi amici e insieme abbiamo iniziato a fare queste serate”, racconta Davide. “Io sono addetto al registro soci e segno i nomi di chi è interessato. La presentazione del film e la discussione vengono fatte da noi membri di MovieMente alternandoci, dandoci i turni, quindi chi vuole lo può fare organizzandolo volta per volta”, aggiunge il ragazzo.

A Davide si è unita Laura Boldrini, 16 anni, studentessa al terzo anno del Liceo Classico Polo Romani di Casalmaggiore, arrivata nel gruppo grazie al passaparola tra coetanei: “Mi sono trovata bene e sono ritornata. All’ultima serata ho incontrato Jacopo, che mi ha ufficialmente proposto di entrare nell’associazione”. Per Laura, il cuore del progetto è il dialogo che nasce dopo la visione. “Il mio momento preferito è sicuramente il dibattito. Mi piace dialogare con gli altri, sentire le loro opinioni e dare la mia. Trovo che la discussione sia costruttiva, soprattutto perché ho occasione di confrontarmi con persone che hanno un pensiero diverso dal mio o che colgono dettagli che non avevo notato. Ogni volta torno a casa arricchita”, aggiunge la ragazza.

Secondo i dati Istat, nel 2024, il 26,7% dei minori era a rischio di povertà o di esclusione sociale. Questi numeri rendono la cultura e gli spazi di riflessione un potente strumento di prevenzione e cura contro la povertà educativa e l’isolamento. E un veicolo potente sui temi della carità, intesa come punto di partenza per far nascere comunità più solidali, anche a partire dalle giovani generazioni. “Condividere insieme qualcosa di bello crea una comunità, ricordandoci che siamo tutti incredibilmente umani. Vedere le storie di altri sullo schermo ci ricorda che non siamo mai soli ed è forse questa una delle cose che amo di più del cinema”, è il pensiero di Laura.

Per garantire la qualità delle proiezioni itineranti di MovieMente, con una parte del contributo 8xMille, è stata acquistata una strumentazione audio trasportabile, un investimento realizzato con l’obiettivo di assicurare che il linguaggio cinematografico mantenga la sua forza di impatto. “Abbiamo un preciso dovere come Caritas nel mantenere alimentata la speranza delle persone e dei giovani. E la speranza si nutre anche di bellezza e riflessione, perciò il linguaggio cinematografico ben si presta allo scopo. Sostenere un bisogno già manifesto, chiedendo agli organizzatori di inserire tra i temi quello esplicito della carità come invito personale e comunitario alla cura degli ultimi che ci vivono di fianco, è stato un passaggio naturale che può continuare a generare anche dopo la fine del progetto”, racconta Andrea Cariani, operatore Caritas e referente del progetto.

Proprio su questo invito all’incontro si è messa alla prova Laura, moderando una delle serate dedicate all’inclusione scolastica: “Non avevo mai fatto nulla del genere, ma ho deciso di mettermi in gioco e sono felice di esserci riuscita. La serata è andata oltre ogni aspettativa: il pubblico ha partecipato attivamente, condividendo opinioni anche contrastanti. Vedere le persone confrontarsi in questo modo è stata una grande soddisfazione. Ormai con lo streaming la visione di un film non è quasi più un’esperienza collettiva; è stato bello vedere tante persone preferire l’uscita di casa per vedersi dal vivo invece che restare sul divano di casa. Mi ha fatto riflettere su come ci sia ancora un grandissimo bisogno di discutere faccia a faccia, di ridere insieme in sala: iniziative come MovieMente sono fondamentali sul territorio proprio per questo”, conclude.

L’obiettivo di MovieMente è ambizioso. “Oltre a condividere l’amore per il cinema, parlandone insieme e creando legami con le persone, vorremmo arrivare alla gente e coinvolgere chi è interessato al progetto anche oltre i nostri paesini”, conclude Davide, ricordando anche le recenti collaborazioni con realtà locali come il Museo Diotti per esplorare temi sempre nuovi e originali.

Per Caritas, sostenere MovieMente significa invitare i giovani a interrogarsi attivamente sui temi della carità, trasformando un ‘semplice’ film in un momento di crescita personale, relazionale e di comunità. Continuando a promuovere un cammino condiviso nella speranza, come quest’anno il Giubileo ci invita a fare.