Ragazzi ed educatori della Fattoria della Carità hanno provato una “vacanza lenta” sulle due ruote. Una nuova esperienza estiva che li ha portati fino al Lago d’Iseo su una bici. L’avventura fa parte del progetto “Pedalando Faticando” che si pone l’obiettivo di far sperimentare ai ragazzi il “momento presente” e accrescere così la capacità di vivere il momento. Ecco un loro racconto.

Islam: “andiamo al mare?”

M: “si, ma in bici”

C: “quanto ci vuole?”

M: “Almeno cinque giorni, ma il futuro è misterioso: chissà cosa può accadere!”

A: “mmmmh non c’è un mare vicino per fare il bagno?”

M: “si, c’è il lago, lì ci possiamo arrivare in meno giorni e si può fare il bagno”

A: “cos’è il lago?”

M: “andiamo a vedere, venite?”

“Da Cortetano a Iseo sono 100km, 2 giorni, 1 notte al lago Mandarino, 3 ruote bucate, 2 litigi forti, 2 tramonti con 8 sorrisi, varie pertiche di mais e 1 falò. Da Iseo a Monte Isola la strada è breve, bisogna prendere una barca e caricarci le bici, poi il giro è facile: è un cerchio, con le salite dure e le discese veloci. C’è anche un posto dove fare il bagno e mangiare sotto gli ulivi.”

Pisogne è più lontana, niente barca, è quasi tutta ciclabile che attraversa la costa sfruttando le vecchie gallerie: quanta sorpresa! La montagna alta e a strapiombo attira sguardi e domande. Ogni pasto è scelto: dai minimarket costosi alla bottega del campeggio, dalla grande catena alla fruttivendola che ci regala le pesche; i pranzi all’ombra degli ulivi, sul tavolo in riva al lago o con i piedi nell’acqua. Le cene al campeggio, appena dopo la doccia all’imbrunire. Ogni sera in cerchio il momento per raccontare la giornata: quali vissuti, quali pensieri, quali incontri sono rimasti in mente. Ogni sera parole nuove nella fatica di cercarle, impararle e condividerle con gli altri.

Voci che raccontano che “il viaggio a Iseo è stato difficile perché faceva molto caldo perché la strada è stata tanta. Mi è piaciuto perché dormire in tenda lontano da casa per tanti giorni è stato strano e diverso, perché sedersi in riva al lago di notte e guardare le luci dei paesi lontani è stata una sorpresa. Monte Isola mi è piaciuto molto, mettere la bici sulla barca e poi girarla tutta è stato emozionante. Mi è piaciuto fare il bagno in tanti posti diversi dello stesso lago, fare la spesa e cucinare le cose che ci piacciono di più sul fornello da viaggio. La strada vicino al lago, quella senza le auto, è molto bella e le persone che abbiamo incontrato in bici sono state tante. Scegliere tutti i giorni è stato faticoso ma va bene perché mi è servito. Mi sento felice che siamo stati tutti bene senza problemi.”

Il ritorno è in treno fino a Cremona ma c’è ancora voglia e desiderio per fermarsi al parco vicino a casa per la merenda e gli ultimi racconti raccolti per il diario del viaggio.