“Non abbiate paura di chiedere aiuto”. Questo è il messaggio che Fabio, ex ospite del Rifugio Notturno di Cremona, ci tiene a lanciare a chi vive una situazione di fragilità abitativa ed economica. Lui, che conosce bene cosa significa non avere una casa.

Cremonese di origine, Fabio ha vissuto per diversi anni a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, con una compagna e due figlie. I problemi di tossicodipendenza lo hanno portato alla perdita del lavoro. Da lì, un aggravarsi della situazione, anche familiare, con una denuncia per aggressione (“ingiusta”, ci tiene a sottolineare lui), una condanna e la carcerazione nella Casa circondariale di Monza.

“Ho sporto una contro-denuncia e sono stato scarcerato in anticipo. Da quel momento, mi sono ritrovato a vivere e dormire per strada a Bollate, vicino a Milano. Poi, ho fatto altri quattro mesi di reclusione a San Vittore”, continua. Uscito di nuovo dal carcere, Fabio è rimasto per diverso tempo a vivere in Stazione Centrale a Milano. Avvicinato dalla Polfer, la Polizia che si occupa del servizio di sicurezza della Stazione, ha maturato l’intenzione di tornare a Cremona.

“La vita in strada non è facile. Sono stato morso dal ragno violino che mi ha causato un ricovero in ospedale e, ora, soffro di gravi problemi alla schiena”, continua. Arrivato a Cremona, è stato indirizzato alla nostra Caritas. “Dormivo nel Rifugio Notturno la notte e di giorno giravo per la città. Due anni fa sono riuscito ad ottenere l’invalidità per i miei problemi di salute e da qualche mese ho un alloggio in un contesto di edilizia residenziale pubblica. Con l’aiuto degli operatori di Caritas Cremonese e dell’assistente sociale lo sto arredando. Ora, sono più tranquillo e meno nervoso”, racconta Fabio.

Cosa consiglia a chi si trova in una situazione simile alla sua? “Di avere pazienza e non aver paura di chiedere aiuto, nonostante l’orgoglio”, conclude.