Il lavoro come leva per un percorso di completa autonomia. L’incontro di Anna (nome inventato), giovane mamma di due bambini, e gli operatori e volontari della Caritas della zona pastorale 1 è avvenuto un anno e mezzo fa. Anna si era trasferita da un paese straniero, vedova e sola, non conosceva il territorio e la lingua italiana. Era senza un lavoro e viveva in un piccolo monolocale. Nel suo paese di origine aveva concluso un percorso di studi e aveva già lavorato. “Non sapevo da dove iniziare, avevo paura”, racconta.

Così, il team della Caritas cremonese, accanto all’aiuto per i bisogni primari e alla partecipazione ai corsi di italiano per donne straniere, ha proposto ad Anna una borsa lavoro come addetta alle pulizie, finanziata attraverso i fondi dell’8×1000 e organizzata in sinergia con l’Agenzia per il lavoro Mestieri Lombardia“Anna si era resa subito disponibile a fare qualsiasi tipo di professione che le consentisse di pagarsi le prime spese – racconta Stella, volontaria Caritas che segue la donna – Al lavoro ha subito dimostrato di essere seria, volenterosa e flessibile e la borsa lavoro è stata rinnovata”.


La questione lavoro, tuttavia, portava con sé un altro tema, quello della gestione dei figli. Caritas cremonese ha attivato, allora, delle figure senior, dei ‘nonni’ della parrocchia di riferimento, che si sono resi disponibili, a fronte di un riconoscimento economico, ad occuparsi dei bambini mentre Anna era al lavoro, creando così anche una rete di solidarietà familiare sul territorio. Anna, in questo contesto, ha continuato a lavorare con successo (portando avanti in estate parallelamente due lavori) e ha cominciato a sostenere da sola prima le spese di affitto, poi le utenze e infine anche i costi per le attività di doposcuola dei piccoli.

Poi, rispondendo ad una offerta di lavoro trovata in autonomia e anche grazie alle referenze di Caritas, ha ottenuto un posto a tempo indeterminato in una multinazionale insediata nel territorio. “La salita continua e noi continuiamo a seguire Anna – commenta Stella – ma la discesa verso la completa autonomia è ad un passo. Questa è una storia di successo”. Prossima sfida: la casa. Anna, sempre con l’affiancamento dei nostri operatori e volontari, ha intrapreso una interlocuzione con una banca per un mutuo che le consentirà di acquistare una casa per lei e per i suoi bambini. “Non ce l’avrei fatta senza di loro”, conclude Anna guardando la volontaria Stella.

Una storia bella, di crescita verso un’autonomia a 360 gradi e di buone relazioni. Una storia iniziata dal lavoro. Una storia che continua. 


Il percorso di autonomia di Anna è stato realizzato anche grazie ai fondi 8×1000 del progetto Carità e lavoro, portato avanti da Caritas cremonese per contrastare l’emarginazione sociale e la fragilità economica di persone in situazione di disagio lavorativo sostenendone l’inserimento o il reinserimento lavorativo. In particolare, il progetto si concentra su persone che presentano uno stato di disoccupazione/inoccupazione e alcune particolari fragilità: giovani under 30, persone over 50, donne con figli a carico.

Caritas Cremonese, in sinergia con agenzie accreditate ai servizi al lavoro del territorio, valutano e selezionano i beneficiari, che possono anche essere segnalati dalle comunità parrocchiali. Gli strumenti utilizzati sono: tirocinio, formazione e qualificazione professionale, acquisizione di competenze fondamentali quali la patente di guida, sostegno alla ricerca attiva, corsi di italiano job-oriented erogati con il contributo di volontari e sostegno alle procedure online che fanno riferimento a lavoro, sanità e bonus. Nel progetto, è previsto anche l’acquisto di bici elettriche per gli spostamenti più lontani e non raggiungibili coi mezzi di trasporto o per turni di lavoro.