Seguendo le parole di Papa Francesco che spronava le comunità a vivere la preghiera insieme agli ultimi, alcuni gruppi parrocchiali della Diocesi di Cremona hanno partecipato alle attività organizzate dalla nostra Caritas Cremonese. Ve ne raccontiamo due: il Gruppo Scout di Cassano d’Adda presso le Opere Segno e il gruppo giovani della zona pastorale 4 ad Emmaus.
Gruppo Scout di Cassano D’Adda
Casa dell’Accoglienza, Fattoria della Carità e Comunità San Francesco
“Sono stati tre giorni sorprendenti di nuove amicizie, di conoscenza della Cartias cremonese e di scoperta del servizio. Sicuramente abbiamo messo il nostro impegno e abbiamo raccolto più di quello che abbiamo seminato”. Sono le parole dei 7 scout del gruppo di Cassano D’Adda, Don Davide e Raffaella come capi scout e Edoardo, Erica, Adriano, Maria e Efrem come noviziato, al termine dell’esperienza in Caritas cremonese durante il periodo dell’Avvento.
Attività, servizio e condivisione sono gli elementi che hanno caratterizzato la “tre giorni” nelle opere segno. Per iniziare, il gruppo ha incontrato gli ospiti della Fattoria della Carità: approfondimento delle aspettative reciproche, attività di conoscenza e animazione condotta dagli scout e condivisione del tempo informale, come i pasti. A seguire, una giornata in Casa dell’Accoglienza dove il gruppo ha sperimentato il servizio presso le cucine benefiche, il dormitorio e l’ufficio con la sistemazione dei mobili per i lavori in atto. Infine, una visita alla Comunità di San Francesco con la condivisione del tempo di gioco con i bambini e la celebrazione della S. Messa.
Zona pastorale 4
Associazione Amici di Emmaus OdV
“Ci ha colpito l’aria di solidarietà che si respira, vedendo gli ospiti disposti ad aiutarsi l’un l’altro. Abbiamo trovato i comunitari ospitali, ma non in modo forzato. Chi voleva stare con noi o aprirsi di più l’ha fatto, chi non voleva no”. Venerdì 27 dicembre, i giovani del gruppo della zona pastorale 4 della Diocesi di Cremona che comprende il territorio di Piadena Drizzona, sono stati accolti dall‘Associazione Amici di Emmaus OdV, associazione di volontariato senza fini di lucro, le cui risorse derivano quasi interamente dal mercatino solidale dell’usato, dove vengono rivenduti mobili, indumenti e oggetti usati donati dai cittadini che hanno deciso di disfarsene. Per l’Avvento, Caritas proponeva di mettersi in contatto con le opere segno per creare o rafforzare rapporti. In zona 4 non ci sono opere segno gestite da Caritas, così i giovani hanno scelto, su consiglio dei nostri operatori, di andare ad Emmaus per conoscere la realtà e supportarla con alcuni lavori come piccole riparazioni di mobili usati.
“Ci ha colpito – continuano i ragazzi – l’esistenza di una realtà strutturata in modo così funzionale; è autonoma, anche economicamente, pur aiutando le persone e dando loro un’occasione. La comunità cerca di aiutare anche “al di fuori”: dalle famiglie migranti (al momento dall’Afghanistan) che ospita e assiste da anni, alle donazioni, ecc. Tutto ciò è possibile ridando vita a oggetti che altri scartano. In un certo senso, oltre che ad un riciclo di oggetti e mobili, avviene una sorta di “rimessa in circolo” delle persone che difficilmente avrebbero spazio nella nostra società. Tutto grazie alla dignità che dà il lavoro”.
I ragazzi della zona 4, ma non solo, sono preziosi per realtà come Emmaus. “Più persone dovrebbero frequentare la comunità di Emmaus, perché potrebbero contribuire, dare una mano, magari attraverso l’acquisto dei beni che rimettono a disposizione”, concludono.