L’attuale crisi energetica e il conseguente aumento dei costi delle utenze ha forti ripercussioni su molteplici aspetti della nostra società andando a ricadere in particolar modo sulle famiglie, aggravando la posizione di quei nuclei già in condizione di fragilità economica, ma andando a interessare anche chi, in passato, è riuscito a far fronte, con risorse autonome, agli impegni collegati al proprio mantenimento e che già da oggi, e in maniera crescente nei prossimi mesi, si troverà in condizioni di non poter più garantire tale situazione.
In attesa che anche i livelli centrali della Pubblica Amministrazione valutino quali ulteriori interventi sia più opportuno e possibile adottare per far fronte a questa nuova condizione di crisi, Comune di Cremona, Caritas Cremonese e Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona intendono già da ora attivare concrete misure di contrasto a tale fenomeno e di supporto alle famiglie in condizioni di fragilità.
La rete di soggetti da tempo attivi nel contrasto alle forme, vecchie e nuove, di povertà nel territorio cremonese è ampia e coinvolge soggetti istituzionali, del terzo settore e del mondo del volontariato: il lavoro svolto da tutte queste realtà è prezioso e deve essere riconosciuto. Quello che gli enti citati vogliono promuovere è un impegno ulteriore da parte di tutti nel fronteggiare l’attuale situazione. Insieme le tre Istituzioni, fortemente rappresentative del territorio, danno vita alla nuova campagna Energia per Cremona.
Come illustrato nel corso di una conferenza stampa dal Sindaco Gianluca Galimberti, da Cesare Macconi, Presidente della Fondazione Comunitaria, da don Pierluigi Codazzi, Direttore della Caritas Cremonese, e da Rosita Viola, Assessora alle Politiche Sociali e della Fragilità, affiancata da Eugenia Grossi, dirigente del settore Politiche Sociali del Comune di Cremona, si tratta di una raccolta fondi dedicata alla realizzazione di progetti a favore di famiglie in condizione di fragilità o vulnerabilità, mediante contributi di sostegno o iniziative di riduzione delle spese. Le donazioni sono raccolte da Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona che ha messo a disposizione per tale finalità il proprio Fondo Povertà. È possibile effettuare il versamento mediante bonifico bancario alle seguenti coordinate:
IBAN IT48 L084 5411 4000 0000 0086 184 causale “Donazione fondo Energia per Cremona” – Credito Padano – Banca di Credito Cooperativo – Cremona.
In questa nuova situazione di crisi, così come in passato, rivestono cruciale importanza i punti di ascolto e accoglienza dei nuclei familiari e dei cittadini in situazione di difficoltà: gli sportelli territoriali del Servizio Sociale, a partire dal POIS (Porta Informativa dei Servizi Sociali / Porta Unitaria di Accesso) del Comune di Cremona, così come gli sportelli dei Centri di Ascolto di Caritas e San Vincenzo attivi nel territorio continueranno a costituire un punto di riferimento imprescindibile.
Tuttavia, come già dimostrato nel corso dei mesi successivi alla fase acuta della recente pandemia, anche i contesti di incontro e di prossimità, dalle scuole, ai luoghi di culto, alle sedi associative o di attività sportive possono assumere un ruolo fondamentale nell’accogliere e accompagnare situazioni di difficoltà: è proprio in questi contesti che si intende promuovere iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della riduzione dei consumi energetici, anche in un’ottica di prevenzione, e di informazione circa le possibilità di accesso alle forme di sostegno attive.
Quindi, un rinnovato impegno viene assicurato nel lavoro svolto dai Servizi Sociali e da Caritas Cremonese per l’accompagnamento delle famiglie fragili volto anche a garantire l’accesso a contributi di sostegno che possano intervenire in maniera efficace per arginare gli effetti della crisi. A tale proposito riveste importanza cruciale il costante confronto già in atto con gli enti erogatori nella fornitura delle utenze domestiche, in prima istanza A2A e Padania Acque, sottoscrittori con l’Ente Locale di apposite convenzioni, per prevenire l’insorgere di situazioni di pregiudizio ai danni di famiglie fragili.