Roberto ha 18 anni e vive al primo piano con un altro studente italiano e uno belga rwandese. Elise di anni ne ha 26 e abita al terzo piano con il marito che lavora in smart-working per un’azienda americana. Lui frequenta il primo anno di Ingegneria gestionale alla sede cremonese del Politecnico di Milano. Lei ha iniziato l’European Double Degree Programme in Sustainable food system al nuovo campus dell’Università Cattolica: farà un anno a Cremona e uno a Lione.

Sono due dei diciotto studenti che sono arrivati in questi giorni a Casa San Facio, la struttura della Caritas cremonese tra via Dante e viale Trento Trieste riqualificata e destinata agli universitari, all’interno di un progetto della Diocesi sull’abitare e sul vivere.

“Perché ho scelto Cremona? – comincia RobertoPerché c’è la facoltà che volevo fare e perché è una cittadina accogliente. Ha solo un difetto, che è calcistico: io tifo Benevento che purtroppo è rimasto in serie B, mentre la Cremonese è passata in A…”, ride. “Io volevo studiare in Europa – spiega Elise – Non sapevo bene dove e ho trovato Cremona. Mi sembra un luogo perfetto per studiare”.

Roberto è arrivato a Casa San Facio tramite la bacheca dell’Informagiovani. “La casa mi è piaciuta subito – dice RobertoNon è un semplice appartamento per studenti, è un contesto unico dove posso relazionarmi con ragazzi di varie età, di varie provenienze e che fanno vari studi. In più è una struttura nuova che, quindi, dà problemi minori”. Elise, invece, ha scoperto Casa San Facio attraverso l’Università. “Mi hanno segnalato degli annunci e ho scritto per diverse case – racconta – Francesca di Casa San Facio è quella che mi ha risposto per prima. E’ stata molto gentile e disponibile e la struttura mi è sembrata subito molto buona”.

Sia Roberto, sia Elise hanno già cominciato a prendere confidenza con la città, utilizzando come mezzo di trasporto la bicicletta. “Prima di scegliere Cremona, sono stato a Milano – prosegue il 18enne di Benevento – Nella grande città mi sono sentito spaesato. Qui invece mi sento parte di una comunità”.

Le aspettative per la nuova esperienza? “Instaurare buoni rapporti con gli inquilini di Casa San Facio e migliorare sul piano della lingua. Sono alla prima esperienza fuori casa e sono sicuro che sarà un grande insegnamento”, dice Roberto. “An authentic italian experience”, risponde Elise sorridendo ed elenca: cibo, lingua, musica, comunicazione. “Un’autentica esperienza italiana – specifica la ragazza americana – non come chi visita Cremona e l’Italia per turismo, ma come chi la vive”.