Una ragazza di nemmeno 24 anni inserita in una cooperativa che gestisce le pulizie. Un uomo con invalidità in un servizio mensa. Due persone con più di 30 anni, in disoccupazione da un anno, alle prese con i corsi di formazione di panificatore e assistente familiare. Due signori sulla cinquantina che stanno attendendo i risultati di una selezione per operatori ecologici. Sono solo alcune delle storie di inserimento lavorativo che abbiamo raccolto dalla Caritas Zona 1, generate grazie all’attivazione di un dialogo costante con l’Agenzia del lavoro Mestieri Lombardia della sede di Treviglio. Una sinergia destinata a crescere, attraverso il nuovo progetto “Borse Lavoro” che prevede il coinvolgimento di alcune associazioni del territorio per il sostegno economico di borse lavoro, appunto, per persone in condizione di fragilità. La ricerca di partner è già partita e al momento hanno risposto due associazioni e qualche parrocchia, anche mettendo in campo la Borsa di S. Omobono che ha proprio tra le finalità quella legata al mondo del lavoro.
“Spesso, e con maggior incremento in questo ultimo anno – ci dice una dei referenti Caritas di Zona 1, Stella Barbati – le situazioni di fragilità delle famiglie che incontriamo sono aggravate dalla mancanza di un posto di lavoro che risulta difficile da trovare. Causa anche la penuria di posti di lavoro rispetto alle consistenti disponibilità degli aspiranti lavoratori, le persone più fragili non passano facilmente le selezioni che il mercato del lavoro impone loro. Ed ecco che entra in gioco il progetto “Borse lavoro” che considera il lavoro come l’arma di riscatto personale e la chiave di volta per sistemare le difficoltà economiche in cui tante famiglie versano”.
In che modo? La Caritas della Zona 1 si pone come “filtro”: intercetta le famiglie che si adattano al progetto e condivide le informazioni con Caritas parrocchiali e associazioni del territorio aderenti. I soggetti coinvolti si dividono l’impegno economico per sostenere le borse lavoro. Caritas contattata l’agenzia del lavoro Mestieri Lombardia (sede di Treviglio) e presenta i curriculum dei candidati e le borse lavoro a disposizione. L’agenzia avvia la ricerca della sede di lavoro, fa colloqui con il lavoratore, gestisce le questioni burocratiche per l’avvio dell’inserimento lavorativo, anche verificando la possibilità di accesso a fondi regionali o nazionali. Inoltre, una volta partita l’esperienza lavorativa, la Caritas si accompagna la famiglia in un percorso di educazione all’uso delle risorse economiche fino alla completa autonomia.
Un investimento sicuramente oneroso da parte del territorio, ma proiettandolo sul lungo periodo, un impegno che si rivela vincente “sia per la maggiore dignità riservata alla famiglia che richiede l’aiuto – continua Stella –, sia per il cambiamento di direzione del nostro servizio che da assistenzialistico si fa promotore di una rinascita, sia dal punto di vista economico poiché, se si arrivasse all’assunzione, la prospettiva sarebbe la sospensione di altri contributi di sostegno a fronte di uno stipendio fisso e della possibilità di raggiungere una certa autonomia”.
Dal carrello al cestino sospeso
Accanto al progetto delle “Borse lavoro”, Caritas Zona 1 ha attivato a febbraio un’altra iniziativa interessante, quella del Carrello sospeso: una raccolta di alimenti donati dai clienti dei centri commerciali del territorio di Caravaggio e redistribuiti a chi ha più bisogno. Visto il successo dell’iniziativa (presso due supermercati e una bottega in un mese è stata raccolta 1 tonnellata di alimenti), la Caritas Zona 1 ha deciso di riproporla con una formula un po’ diversa. Dal Carrello sospeso si sta passando al Cestino sospeso, con il coinvolgimento dei negozi dei piccoli paesi di tutta la zona che stanno rispondendo positivamente all’iniziativa e che, anche loro, spesso contribuiscono a incrementare la raccolta di prodotti da destinare a persone e famiglie in difficoltà.
Zona 1
25 parrocchie: Agnadello, Antegnate, Arzago D’Adda, Barbata, Brignano Gera D’Adda, Calcio, Calvenzano, Caravaggio, Casirate d’Adda, Cassano – S. Maria e S. Zeno, Cassano – Cascine S. Pietro, Cassano – Cristo Risorto, Cassano – Annunciazione, Covo, Fontanella, Fornovo San Giovanni, Masano, Misano, Mozzanica, Pandino, Pumenengo, Rivolta d’Adda, Santa Maria in Campagna, Vailate, Vidalengo.
Vicario: don Marco Leggio
Referenti Caritas: Stella Barbati e Roberto Cavalli
Attività permanenti: 5 centri di ascolto e opere di carità nelle parrocchie per un totale di circa 10 punti di accesso ai servizi Caritas e una quarantina di volontari.