Un gruppo di giovani provenienti dal Nepal ha visitato la Diocesi di Cremona, nell’ambito del gemellaggio tra la Chiesa Lombarda e la Chiesa del Nepal. L’iniziativa, promossa dalla Delegazione di Caritas Lombardia in occasione del 50° anniversario di Caritas Italiana, rappresenta una “finestra di speranza” e un’occasione preziosa di incontro e condivisione.
L’arrivo a Cremona è stato un momento di respiro per i giovani nepalesi, che hanno potuto tirare il fiato dopo due settimane di un’esperienza intensa in Italia, culminata con l’incontro con Papa Leone XIV. Ad accoglierli, al Palazzo Vescovile, c’erano Andrea Cariani, operatore della nostra Caritas e membro dell’Associazione Drum Bun e Andrea Bergonzi dell’Associazione Drum Bun.
Nel tardo pomeriggio, una parte del gruppo si è concessa un aperitivo in piazza del Duomo, mentre i più giovani hanno percorso i 502 gradini del Torrazzo. “Durante la salita, abbiamo raccontato in breve la storia del monumento, di Giovanni Baldesio e dell’orologio astronomico”, aggiunge Andrea. Dalla cima, eccezionalmente aperta fuori orario, il gruppo ha potuto ammirare il tramonto. “I giovani vengono da diverse zone del Nepal e si sono conosciuti in occasione del viaggio in Italia. La vista del panorama è stata quindi una bella occasione per scambiare storie e racconti sulle rispettive città di origine”, racconta l’operatore di Caritas. Le amicizie nate tra loro e con le Caritas lombarde proseguiranno da qui in avanti, individuando insieme il percorso da intraprendere.
Una volta scesi, il gruppo si è riunito per una visita alla Cattedrale e alla Cripta di Sant’Omobono. L’ultima tappa della giornata è stata la Casa dell’Accoglienza, dove don Pier Codazzi, direttore della nostra Caritas, ha raccontato le attività delle Opere Segno di Caritas Cremonese e ha sottolineato il mandato di animazione alla carità promossa nelle parrocchie. Un incontro che ha toccato profondamente i giovani nepalesi, che hanno manifestato la loro stima con un spontaneo applauso all’azione che Caritas compie nel mondo. Dopo una cena conviviale, il gruppo è ripartito per Bergamo.
L’esperienza di questi giorni si inserisce nel percorso di gemellaggio avviato nel 2021 tra Caritas Lombardia e Caritas Nepal, un legame solido e orientato al futuro, fondato sulla reciprocità e il desiderio di crescere insieme. “In Nepal”, aveva affermato in precedenza don Moreno Locatelli, direttore di Caritas Vigevano, “vi è una Chiesa giovane, seppur di minoranza, che ha tanta voglia di esserci per testimoniare la bellezza del Vangelo”.
Questo gemellaggio è molto più di un semplice scambio culturale: è un’alleanza fraterna tra una Chiesa ‘piccola e giovane’, quella nepalese, e una più strutturata, quella lombarda, entrambe desiderose di mettersi in ascolto e di lasciarsi trasformare dal dono della relazione. Un’esperienza che, come quella vissuta a Cremona, contribuisce a costruire legami duraturi e a promuovere una solidarietà che si fa crescita e arricchimento reciproco.
Il Nepal, le cui sfide sociali ed economiche sono balzate agli onori della cronaca proprio in queste settimane (il 30% della popolazione vive in condizioni di povertà), ha visto nel gemellaggio un rafforzamento dell’impegno di Caritas Italiana, che ha sostenuto anche il ‘Progetto Bagmati’ in risposta alle recenti alluvioni.