Il direttore don Codazzi interviene sul quotidiano La Provincia in un articolo di Bibiana Sudati dedicato alle nuove povertà.

«I numeri sono in crescita in tutta la diocesi e purtroppo aumentano soprattutto le persone che per la prima volta si rivolgono a noi: parliamo almeno del 30-35%. Una percentuale che vale sia per Cremona sia per resto del territorio. Sono i nuovi poveri, quelli che non conoscevamo e che neppure i servizi sociali avevano registrato. Stentano ad uscire allo scoperto per pudore. Ecco perché temiamo che ciò che vediamo ora sia solo la punta dell’iceberg».

Questo l’incipit del nostro direttore don Pierluigi Codazzi, all’interno dell’articolo pubblicato sul quotidiano La Provincia del 24 marzo e firmato da Bibiana Sudati. Nel pezzo don Codazzi individua, oltre ai bisogni emergenziali come affitti, bollette, pacchi alimentari, tecnologie per far fronte alla Didattica a distanza, anche quelle che sono le esigenze primarie “per dare risposte strutturali”: ovvero il lavoro e l’abitare. Per queste esigenze, il direttore esorta a fare rete, a creare collaborazioni tra enti e agenzie territoriali, a generare insieme autonomie.

Fondamentale l’istituzione e l’alimentazione della Borsa di S. Omobono, creata appositamente dalla Diocesi per affrontare le situazioni di povertà causate dalla pandemia e che al momento ha impiegato circa 100mila euro in favore di coloro che, a causa della epidemia, vivono gravi difficoltà economiche e non hanno alcuna forma di sostentamento. 

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