Due gemelle nate premature, una richiesta di aiuto e una rete di sostegno per una famiglia in difficoltà. Una testimonianza, all’interno del contesto della Quaresima di Carità, che ci arriva da Brignano, paese bergamasco della Diocesi di Cremona.

Una madre, di fede cristiana, ricoverata in attesa di due gemelle nate a 25 settimane (con 3 mesi di anticipo). Un padre a rischio di perdere il posto di lavoro con i giorni di permesso esauriti. E un figlio di quasi 3 anni alle prese con i primi giorni di inserimento all’asilo. Nessun familiare vicino.
Arrivata la telefonata con richiesta di sostegno, la rete si è subito attivata con risposte concrete. “Una famiglia musulmana aiuta come babysitter dalle 4 all’apertura dell’asilo, il Comune con i Servizi alla Persona attiva lo spazio post-scuola, due ragazze seguono il piccolo dopo l’asilo, l’Auser accompagna la madre in ospedale e molte famiglie donano passeggini e carrozzine“, ci dicono i volontari Caritas di Brignano.

“Come Marta e Maria nel Vangelo stanno in modi differenti di fronte a Gesù, così diversi tra i nostri concittadini hanno trovato il proprio modo per mettersi a disposizione di questa famiglia”, continuano i volontari. Ognuno con la sua piccola parte ha contribuito a prendersi cura di una famiglia in un momento di difficoltà riuscendo a trovare soluzioni e costruire relazioni inaspettate.

“Le due gemelle, ignare del movimento attorno a loro, sono state inconsapevolmente una goccia preziosa per la vita della comunità di Brignano”, concludono i volontari.


Per la Quaresima di carità, insieme alla Diocesi Di Cremona, stiamo rilanciando la Borsa di Sant’Omobono, come strumento di aiuto per sostenere persone e famiglie che sono in situazioni di difficoltà e/o stanno facendo fatica ad affrontare l’attuale crisi energetica.