In occasione della solennità patronale di S. Omobono torna la tradizionale Settimana della carità che quest’anno sarà aperta sabato 11 novembre dal Convegno diocesano degli operatori della carità (Caritas e San Vincenzo) con il Vescovo Antonio Napolioni e ospite il pedagogosta Giorgio Prada, e si concluderà domenica 19 novembre nella Giornata mondiale dei poveri.
Presentazione della Settimana della Carità
Pochi giorni fa è stata presentata una ricerca degli Osservatori delle povertà, curato dalle Caritas lombarde. Un dato significativo rileva che, tra le persone che si rivolgono ai centri Caritas della Lombardia, quasi sei su dieci vivono in situazioni di precarietà economica, così come vivevano le loro famiglie di origine. Persone che, quindi, sperimentano le stesse difficoltà attraversate dai loro genitori e rischiano di lasciarle in eredità ai loro figli.
Come giustamente sottolinea don Paolo Selmi, vicedirettore della Caritas ambrosiana, è una fotografia preoccupante, che ci ricorda che, “senza l’attivazione di meccanismi di solidarietà e di accompagnamento, rischiamo di creare sacche di povertà cronica, da cui sarà sempre più difficile riemergere, anche per le generazioni future. Come fare perché queste persone, queste famiglie non diventino invisibili agli occhi delle nostre comunità, ma anzi ne diventino parte integrante?”.
La nostra diocesi ha una bella tradizione: la Settimana della carità. “Ci auguriamo che questi giorni – sono le parole del nostro Direttore don Pierluigi Codazzi – possano diventare un’importante occasione per richiamare le nostre comunità intere, educatori, operatori della carità e del terzo settore, credenti e non credenti, ad adottare uno stile basato sulla reciprocità. Confidiamo anche che, nonostante le enormi fatiche di emergenze che si susseguono, non si cada nella sfiducia verso il futuro e che cresca la convinzione che un cambiamento sia possibile. Se riuscissimo ad interrompere la catena intergenerazionale della povertà, non soltanto aiuteremmo una persona oppure una famiglia, ma eviteremmo che altri subiscano questa fatica di vivere fin dall’inizio della propria esistenza. E, forse, aiuteremmo anche le nostre comunità cristiane ad uscire da una sorta di rassegnazione e di isolamento, fatta di ricordi di un passato che sicuramente non ritorna”.
“Ci inseriamo – conclude don Pier Codazzi – nel percorso di cambiamento e di comunione della nostra chiesa. E’ una sfida sicuramente difficile. La speranza cristiana mostra in modo particolare la sua verità proprio nelle situazioni di fragilità: non ha bisogno di nasconderle, ma le sa accogliere con discrezione e tenerezza, restituendole, arricchite di senso, al cammino della vita. Questo è il nostro specifico contributo”.
Proposte della Caritas cremonese
- Convegno diocesano di sabato 11 novembre 2023 per operatori Caritas e S. Vincenzo con il Vescovo e il pedagogista Giorgio Prada.
- Testo del Papa per la Giornata mondiale dei poveri
- Tracce di preghiera
- Raccolta alimentare in Parrocchia
- Giochi tematici per l’animazione dei ragazzi
- Proposte di film per giovani e adulti
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